CASA COVRE

Libreria o biblioteca?

In genere, usiamo due diversi termini per indicare il “luogo dove stanno i libri”: se si tratta di un semplice scaffale o di un negozio (con scaffali di libri vari), usiamo la parola “libreria”. Alla parola “biblioteca” diamo invece un significato più ampio: i libri, lì, costituiscono una raccolta o sono comunque un bene complessivo, pubblico o privato.

Libreria e biblioteca sono termini che derivano entrambi da libro. “Liber” è l’origine latina di libro, mentre “biblos” era il termine greco. Il significato è lo stesso: entrambi designavano la corteccia interna del papiro su cui gli antichi scrivevano, quello che per noi è ora la carta.

Per indicare invece non solo la carta ma anche il contenuto scritto su essa, si usava il termine “biblion”, cioè l’opera letteraria. Da qui si arrivò alla parola “biblioteca”, composta da biblíon -“libro” e théke – “scrigno”: un contenitore prezioso per un contenuto importante.

I libri infatti hanno avuto una importante evoluzione legata anche al pregio dei materiali di cui erano fatti: dalla corteccia di papiro arrotolata, alle tavolette di cera più economiche e riutilizzabili, fino alla pergamena rilegata in cuoio. Erano scritti a mano, uno ad uno, preziosi e rari, e quindi venivano custoditi in casse: le “teche” appunto, inizialmente semplici casse, nel corso dei secoli sono diventate vetrine, in cui ante trasparenti proteggono un contenuto prezioso permettendo di ammirarlo.

La sempre maggiore diffusione dei libri ha fatto crescere la diffusione di mobili per contenerli. Il mobile “libreria” attuale va dalla mensola alla parete attrezzata, aperta o chiusa, o entrambe le cose. E nonostante l’avvento dell’ebook, abbiamo scoperto di non poterne comunque fare a meno in casa.

La libreria dà vita alla parete, la definisce graficamente, ci permette di dare un’anima a una stanza, anche se i libri non sono più in mostra su uno scaffale. L’importante è che parli di noi, non solo dei nostri libri.

Arno libreria

Arno è la risposta per chi vuole un ambiente personale in cui dosare tra la voglia di esporre alcuni oggetti e la necessità di custodirne altri in modo più riservato e protetto.

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Vela libreria

Vela è composta da incastellature portanti verticali di assoluta semplicità, su cui poggiano i ripiani aggettanti, che possono essere in vetro o rivestiti in pelle. Stabile e leggera, Vela può essere collocata a parete o in centro stanza: in questo caso diventa un divisorio diafano degli spazi, di grande dettaglio, come nei particolari della struttura rivestita in pelle e rifinita da essenziali intarsi in legno.

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Rialto libreria

Rialto nasce dal desiderio di creare una struttura a ripiani che non sia trasparente, ma che vesta la parete creando un effetto scenico di fondale. Particolare attenzione è stata dedicata agli elementi verticali che non sono considerati come dei semplici schienali, o fondi. Al contrario, danno vita alle pareti, diventano protagonisti grazie alla finitura a motivi rigati in rilievo che dona tridimensionalità e vibrazioni di chiaroscuro all’ambiente.

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Articolo a cura di Arch. Marina Bani

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