Marina Bani l’ha ideata facendo una ricerca proprio sul significato della parola: “selleria” attualmente è un termine associato all’industria automobilistica, e rappresenta l’insieme delle lavorazioni per il rivestimento e la finitura interna degli autoveicoli, dai sedili al resto dell’abitacolo. Indica genericamente anche il luogo in cui si svolgono queste lavorazioni.

Questo luogo, la moderna fabbrica, un tempo era una bottega artigiana dove, anziché sedili di automobili, si fabbricavano e riparavano calessi, selle e finimenti, e in genere articoli in cuoio. Il “sellaio”, per estensione, era quindi l’artigiano che fabbricava oggetti destinati alla bardatura dei cavalli, compresi selle e sedili, ovvero tutto l’equipaggiamento dei quadrupedi. Una volta sostituito l’animale con un veicolo diverso, il sedile è stato spostato da una groppa animale a quella meccanica.

In tutti i casi si impiegava cuoio: estremamente robusto, capace di resistere a notevoli sollecitazioni e molto resistente all’usura. Tuttavia, per contro, poco elastico, per cui richiede una perizia sartoriale per seguire l’andamento delle superfici curve che riveste, come ad esempio nelle stelle: per creare la conformazione concava/convessa si rendono infatti necessari tagli e giunzioni di “spicchi” di cuoio, che permettono così a una superficie piana (il cuoio) di diventare volume.

Questi tagli e giunzioni sono uniti da cuciture (dette proprio “a sellaio”) caratterizzate da un filato grosso, che unisce parti sovrapposte con punti lunghi e perfettamente allineati. Si ottiene così anche un effetto decorativo, una sottolineatura che arricchisce il disegno.

Questo era l’effetto voluto da Marina Bani per Sydney: sottolineare la geometria dello schienale, le curve che permettono al cuoio bidimensionale di diventare tridimensionale, e trasformano un lavoro di tappezzeria in un lavoro di selleria. Sydney usa un nuovo lessico espressivo senza sacrificare la comodità: i tagli curvi, a ventaglio, sono necessari per vestire i volumi, ma al contempo aggiungono personalità all’insieme. Lungo lo schienale, le curve si rincorrono come le linee dell’Opera House di Sydney, la splendida città australiana di cui porta il nome.

Prodotti: Poltroncina Sydney, Madia Victoria

Prodotti: Poltroncina Sydney, Divano Dorian, Libreria Rialto, Tavolino Costa

Prodotti: Poltroncina Sydney, Divano Misral, Tavolini Zefiro

Articolo a cura di Arch. Marina Bani